Ho deciso di leggere Il farmacista del Ghetto di Cracovia per prepararmi al mio viaggio in questa splendida città. E siccome non puoi decidere di visitare Cracovia senza immergerti almeno un po’ nel suo passato, ti anticipo che questo libro, per quanto “macabro” e sicuramente non leggero, DEVE essere letto.

 

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Tadeusz Pankiewicz è il proprietario di una piccola farmacia situata in Piazza Zgody, in un quartiere periferico di Cracovia. Quando il 3 marzo 1941 viene creato il ghetto ebraico, Tadeusz Pankiewicz ne diventa un abitante: pur non essendo ebreo, decide di rimanere e tenere aperta la sua farmacia. Diventa così testimone della brutalità dei nazisti, cronista dei fatti e silenzioso soccorritore. Vede spegnersi sotto i suoi occhi centinaia di vite e diventa una figura cardine nel ghetto, prestando soccorso dove possibile e salvando, a sua volta, numerose vite innocenti.

 

“L’eroica condotta di questo mite farmacista ci insegna che la vita di ogni persona, pur in una situazione devastata dalla morte, può ancora essere ritenuta il più grande dono che ci è stato dato”. 

Questo libro è allo stesso tempo storico, biografico, narrativo, descrittivo ed estremamente coinvolgente. Pur non descrivendo l’intera città di Cracovia, ma solo la zona circoscritta di Piazza Zgody che il protagonista vive quotidianamente, il libro è pieno di dettagli, anche i più macabri, che rendono la lettura non certo leggera, ma sicuramente scorrevole.

 

“Questi pochi esempi provano inconfutabilmente a che cosa possa portare un odio cieco e ben coltivato, e a quali bassezze possa arrivare la morale degli uomini”.

Ma, soprattutto, è un libro che descrive con estrema accuratezza la tragedia di un momento storico ben preciso: Tadeusz Pankiewicz, pur limitandosi a descrivere ciò che ha visto, riesce con le sue parole a farti assistere alle atrocità a cui lui stesso ha assistito portandoti lì, nel retrobottega della sua farmacia in Piazza Zgody a spiare, nascosto nella penombra, i crimini che avvenivano proprio sotto i suoi occhi.

 

citazione

 

Le edizioni polacche de Il farmacista del ghetto di Cracovia sono state tre: la prima, del 1947, era stata tagliata dalla censura; la seconda, del 1982, presentava una versione già più completa; l’ultima, del 2016, riprende la seconda versione e ne amplifica la testimonianza.

 

Il farmacista del Ghetto di Cracovia racconta l’assurdità di un momento storico in cui il capriccio del caso decise il destino di molti, ma anche l’incredibile resilienza degli esseri umani di fronte all’orrore. Come dice un cliente a Pankiewicz: “Dottore mi dica: come mai ci sono così pochi pazzi in giro dopo tutto quello che la gente ha dovuto sopportare? Possono le cellule grigie del nostro cervello reggere così tanto dolore?”.

 

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Chi è l'autore

Scrittrice per mestiere, viaggiatrice per passione (e viceversa), amo esplorare posti nuovi ed immergermi in culture diverse, portando in giro per il mondo il mio spirito meridionale.