La Dogana è un ristorante che si trova nel cuore del quartiere Ostiense di Roma, zona storica della capitale ma anche molto moderna e “alternativa”. Il locale si presenta davvero molto bene, con un cortiletto molto curato, dove godersi un aperitivo nelle sere d’estate, e delle enormi sale all’interno, arredate in stile moderno di grande effetto.

La particolarità del ristorante La Dogana risiede nella tipologia di cibo che propone: come suggerisce lo stesso nome, puoi trovare piatti di diverse tradizioni culinarie, da quella italiana, a quella cinese o giapponese, dalla grigliata di carne a quella di pesce, e molto altro. Una volta seduto al tuo tavolo e ordinata la tua bevanda, la maggioranza delle pietanze sono organizzate in modalità “self service”: c’è l’isola degli antipasti dove trovi dalle patate fritte agli involtini primavera, quella dei primi con tortellini, pennette ma anche spaghetti di soia o noodles orientali, quelle dei secondi, dei contorni, della frutta e persino dei dolci. In più, leggermente appartate, delle grandi cucine a vista dove puoi scegliere carne e pesce fresco che viene cucinato all’istante e servito al tuo tavolo. Ottimo anche il sushi, da ordinare da menu.

Tutto questo ad un prezzo fisso di 12,90 Euro a pranzo o 19,90 Euro a cena (durante il weekend il prezzo varia di 1 o 2 Euro) e in modalità “all you can eat”. Ad un’unica condizione: mangiare tutto ciò che ordini o impiatti, per evitare sprechi. Ma, provata la qualità del cibo e del servizio, e visto il prezzo davvero accessibile, mi sembra una condizione più che accettabile.

Alcuni giorni, in particolare nel weekend, è consigliabile prenotare: nonostante il ristorante sia davvero grande, potresti trovarti ad attendere un pò. Puoi farlo telefonicamente oppure tramite il sito web ufficiale www.ladoganafood.com

La Dogana, via del porto fluviale 67b, Roma

Dogana Meniu

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Chi è l'autore

Scrittrice per mestiere, viaggiatrice per passione (e viceversa), amo esplorare posti nuovi ed immergermi in culture diverse, portando in giro per il mondo il mio spirito meridionale.